INLAV – Integrazione Lavoro Lombardia è un progetto regionale che nasce per prevenire, contrastare e far emergere situazioni di sfruttamento lavorativo, con un’attenzione particolare a quelle forme più difficili da riconoscere, che si collocano in una zona grigia tra legalità apparente e violazione sostanziale dei diritti.
Il progetto, promosso da ANCI Lombardia, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Regione Lombardia, si sviluppa capillarmente sul territorio regionale grazie alla collaborazione con enti locali e organizzazioni del terzo settore. Nel territorio della provincia di Mantova, INLAV è coordinato da Azienda Consortile Speciale Socialis, che gestisce il Piano di Zona e i servizi sociali dei Comuni di Suzzara, Motteggiana, Pegognaga, Gonzaga, San Benedetto Po e Moglia. Il partner operativo sul territorio è Associazione Lule, realtà con esperienza consolidata nella lotta alla tratta di esseri umani e al grave sfruttamento lavorativo.
INLAV si concentra in particolare sul cosiddetto “lavoro grigio”, ovvero quelle situazioni occupazionali che non rientrano né nel lavoro pienamente regolare né in quello completamente in nero, ma che presentano gravi criticità: orari di lavoro non rispettati, mansioni non riconosciute, ferie e riposi negati, pagamenti irregolari o in parte erogati in contanti. Queste condizioni, pur non sempre visibili, compromettono i diritti delle persone, in particolare di quelle più vulnerabili: lavoratori stranieri, persone con basso livello di istruzione, difficoltà linguistiche, o situazioni di fragilità economica e abitativa. Spesso, chi vive queste esperienze non ha strumenti per riconoscerle o affrontarle.
INLAV si distingue per l’approccio multilivello e integrato, che unisce prevenzione, emersione e accompagnamento. Il progetto si articola in tre fasi principali:
- Formazione e costruzione della rete locale
La prima fase ha l’obiettivo di creare una rete di soggetti territoriali consapevoli, formati e attivi sul tema. Si lavora sulla sensibilizzazione degli operatori dei servizi, sulla mappatura delle risorse esistenti, sull’attivazione dei Punti Unici di Accesso (PUA) e sulla definizione di una rete territoriale capillare, capace di raggiungere anche chi si muove ai margini dei canali formali. - Individuazione e accompagnamento dei beneficiari
I PUA e i servizi di sportello gestiti da operatori formati svolgono attività di ascolto, orientamento e prima presa in carico. Vengono proposti percorsi personalizzati, costruiti in base ai bisogni specifici e al livello di vulnerabilità rilevato. - Intervento nei casi di grave sfruttamento
Quando emergono situazioni più critiche, che ricadono nella definizione di grave sfruttamento lavorativo, il progetto attiva una presa in carico specialistica in collaborazione con altri servizi territoriali, legali e di protezione. Tra gli indicatori che possono far emergere condizioni di sfruttamento grave vi sono: turni eccessivi senza pause o riposi, paghe molto inferiori ai minimi contrattuali, condizioni igienico-sanitarie inadeguate nei luoghi di lavoro o negli alloggi, e situazioni di controllo o isolamento imposte dal datore di lavoro.
INLAV è presente con sportelli dedicati in due sedi territoriali:
- Suzzara – ogni venerdì dalle 14:00 alle 16:00 presso Caritas, in via Dante 12
- San Benedetto Po – ogni martedì dalle 15:00 alle 18:00 presso l’Informagiovani, in via Dugoni 9/A
Gli sportelli offrono accoglienza, ascolto e consulenza legale, anche in più lingue (inglese, francese, arabo, marocchino, urdu, punjabi), grazie a operatori formati che lavorano in stretta sinergia con i servizi locali.
INLAV rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e una maggiore tutela dei diritti nel mondo del lavoro. Far emergere il lavoro grigio significa promuovere un sistema più equo, in cui nessuno venga lasciato indietro, e ogni lavoratore possa contare su condizioni dignitose e giuste.